Alimentazione e Ph
Il concetto di salute è strettamente legato all'equilibrio fisiologico dell'intero organismo.
Un equilibrio importante da mantenere è quello fra acidità e basicità del pH.
Il pH è il valore che esprime il livello acido-basico in una scala da 0 a 14, dove lo zero rappresenta la massima acidità, il 14 la massima alcalinità e 7 la neutralità.
L'ambiente in cui vivono le cellule deve avere pH fisiologico alcalino, fondamentale per lo scambio di nutrienti e informazioni fra nucleo e citoplasma all'interno delle cellule e molti altri meccanismi di guarigione, depurazione, riparazione e difesa. C'è un valore normale di pH per le varie parti del corpo e i suoi fluidi, nel sangue è di circa 7,4.
Il pH si può facilmente misurare nell'urina con strisce indicatrici disponibili in farmacia.
L’alterazione del pH
Un’alterazione dell’equilibrio acido-base generata dal metabolismo delle singole cellule è l’acidosi.
Quando l’ambiente è troppo acido, l'acidità penetra nelle cellule causando lo squilibrio delle loro funzioni fino alla degenerazione.
Un pH acido predispone a infiammazione, malessere psicofisico e abbassa le difese immunitarie.
I segnali e i sintomi dell'acidosi sono: stanchezza cronica, dolori cronici, crampi e dolori muscolari, mal di testa, malessere, cronicità di alcune patologie, catarro e raffreddori frequenti, infezioni ricorrenti, patologie della pelle, osteoporosi, dolori mestruali, stitichezza/dissenteria, difficoltà a perdere peso, ritenzione idrica e molto altro fino alla predisposizione ai tumori.
L’alimentazione per ristabilire il nostro pH fisiologico
Il riposo notturno di almeno 8 ore, una moderata attività fisica e la riduzione dello stress influenzano positivamente il pH, ma è soprattutto attraverso l'alimentazione che possiamo ristabilire il pH fisiologico.
Diminuiamo il consumo di alimenti acidificanti: carne (specie rossa), latticini (ok capra e pecora), sale e zucchero bianco, legumi secchi, cacao, caffè, alcolici, bevande gassate, tè nero, alimenti industriali.
Scegliamo invece a rotazione alimenti basificanti ricchi di potassio, magnesio e calcio, come le verdure, la frutta, cereali integrali. Nella tabella possiamo alcuni tra gli alimenti più comuni.
In base al valore del pH, alle abitudini alimentari, a terapie farmacologiche e stile di vita, possiamo consigliarti strategie e integratori specifici che rappresentano un valido aiuto.
ALIMENTI BASICI
- Verdure, specialmente quella a foglia verde (spinaci, bietole, broccoli, cavolfiori, sedano), cetrioli e cipolle; ottimi anche i tuberi (carote, zucche, patate)
- Frutta, specialmente mele, pere, banane, uva, ananas, meloni, mango, papaya, avocado, datteri, fragole, ciliegie, mirtilli, prugne, fichi, datteri e agrumi (soprattutto il limone)
- Frutta secca, in particolare le mandorle
- Cereali integrali, meglio se privi di glutine (miglio, riso integrale, riso rosso, riso nero, grano saraceno e quinoa)
- Succo di aloe
- Olio e semi di lino
- Borragine
- Germogli
- Zenzero
ALIMENTI ACIDIFICANTI
- Carne, in particolare quella rossa;
- Pesce acidifica di meno
- Latticini: specialmente quelli vaccini (quelli di capra e pecora generano minore acidità)
- Uova
- Farinacei raffinati: come pane bianco, farina 00 e dolci industriali
- Zucchero bianco: è uno dei più potenti acidificanti, purtroppo presente in moltissimi prodotti confezionati. Meglio sostituirlo con del miele biologico, sciroppi (agave, acero, malto, riso)
- Sale bianco: meglio quello rosa dell’Himalayia; quando possibile, sostituirlo con le spezie
- Legumi secchi
- Cacao
- Caffè
- Alcolici
- Bevande gassate
- Tè nero